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Attenzione a S&P500 e banche centrali

12/24/2024

Sono tre i punti di attenzione evidenziati da Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management, in vista del 2025.


Sono tre i punti di attenzione evidenziati da Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management, in vista del 2025: S&P50, Federal Reserve e BCE. Eccoli in dettaglio.

 

S&P500. La media delle previsioni (+8%) “mi ha fatto un po' sorridere perché mi è sembrata la classica risposta "democristiana" che dà un colpo alla botte e una al cerchio, ovvero la media del pollo tra i grandi ottimisti e quelli che si aspettano un ribasso. A inizio 2023 l'indice girava intorno ad area 3850 punti, un 7% sopra il minimo del 2022 (in area 3600), annus horribilis che si era concluso con una perdita prossima al 20%. Oggi che ci troviamo in area 6000 (quindi con una performance del 60% circa in poco meno di due anni) confesso che aspettarsi anche un 2025 a questi ritmi mi sembrerebbe abbastanza ottimistico.

In realtà la partecipazione (intesa come numero di azioni che sono cresciute di valore) a questo rally spettacolare è stata molto bassa, quindi, molto probabilmente, le case d'affari stanno suggerendo una redistribuzione dei flussi a favore dei titoli rimasti indietro rispetto alle magnifiche sette, anche in considerazione del cosiddetto Trump trade”.

Non va poi dimenticata la famosa statistica che vede lo Standard & Poor's correggere di un 10% più o meno ogni anno, scendere di un 15% ogni tre anni e soffrire di un "bear market " ogni cinque.

 

Ma cosa potrebbe andare storto in questo mare magnum di ottimismo? Qui entrano in gioco gli altri due punti di attenzione, ovvero le due principali banche centrali, Fed e BCE.

 

Federal Reserve. La reazione del mercato alle parole di Powell nell’ultima riunione è stata la dimostrazione della convinzione che la Fed avrebbe effettuato circa 4 tagli nel 2025 e di quanto poco abbia gradito questo cambio di approccio. “A mio modo di vedere, il banchiere americano ha voluto lasciarsi la possibilità di agire in base agli scenari che nel corso dei prossimi 12 mesi si presenteranno, considerando che ancora non sappiamo poi cosa realmente farà Trump”.

 

BCE. “Il prossimo anno la BCE uscirà definitivamente di scena dalle sale operative dei bond trader delle banche, poiché dopo aver cessato da tempo i nuovi acquisti, adesso smetterà anche di reinvestire sia le cedole incassate dai bond detenuti che gli importi stessi dei bond in scadenza - ricorda De Michelis - In poche parole, sparisce il più grande compratore di ultima istanza dal mercato”. 

Con quali conseguenze? “Direi che la risposta più probabile sia da cercare anche in questo caso nel passato. Se la sua entrata in campo ha significato un importante restringimento degli spread sui Corporate, probabilmente la sua uscita di scena ne comporterà un riallargamento

Di che entità è difficile da prevedere, ma probabilmente assisteremo a un ritorno della differenziazione di performance in base alla qualità del credito

In conclusione, per quanto non abbia idea di cosa possa accadere nel 2025, credo che dovremo riabituarci a “ballare“ per l’arrivo di turbolenze quando meno ce l’aspettiamo.

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