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Mercati finanziari, il piano di rilancio per la City

9/12/2022

Kwasi Kwarteng, il nuovo cancelliere del Regno Unito, ha annunciato una revisione della regolamentazione post-Brexit per aumentare la competitività del settore finanziario


E’ un momento difficile per il Regno Unito, alle prese con un’inflazione fuori controllo, una pesantissima crisi energetica, una recessione sempre più vicina, e che ora ha perso uno dei suoi principali punti di riferimento, forse il più importante: Elisabetta II, la sovrana che ha regnato su due secoli e che ha segnato 70 di storia del Paese.

 

In tale contesto, la City sta pagando a caro presso la decisione di uscire dall’Unione europea, scelta che in questi anni l’ha portata a perdere il suo ruolo di principale polo finanziario del Vecchio Continente. Il nuovo governo conservatore, in controtendenza rispetto ai governi precedenti, intende rimediare agli effetti nefasti della Brexit, e ha iniziato subito a muoversi in questa direzione. Kwasi Kwarteng, il nuovo Cancelliere dello Scacchiere, ha promesso infatti ai leader dei servizi finanziari un “Big Bang 2.0” nella City, annunciando una revisione della regolamentazione post-Brexit per aumentare la competitività del settore. Come riportato dai quotidiani britannici Financial Times e The Times, Kwarteng nel suo primo intero giorno in carica ha tenuto colloqui con 14 alti dirigenti di società di asset management, banche e compagnie assicurative, davanti ai quali ha dichiarato che, insieme al nuovo Primo Ministro Liz Truss, si pone l’obiettivo di portare Londra a diventare la principale piazza finanziaria mondiale. All'incontro con Kwarteng hanno partecipato alti dirigenti di BlackRock e Fidelity International, nonché i capi degli istituti di credito Barclays, NatWest e Lloyds, e secondo il Times era presente anche il capo delle operazioni internazionali di Goldman Sachs.

 

Già uno dei predecessori di Kwarteng, l'ex cancelliere Rishi Sunak, nel gennaio 2021 aveva parlato di un "Big Bang 2.0", dicendo all'epoca che c'era "tutta una serie di cose che possiamo fare in modo leggermente diverso" al di fuori del regolamento dell'UE. Tuttavia, secondo il Financial Times, i progressi nell'eliminazione della burocrazia nel settore dei servizi finanziari del Regno Unito sono stati lenti, e sempre il quotidiano britannico afferma che oggi i manager della City sono preoccupati che la futura deregolamentazione possa andare troppo oltre. Inoltre il FT riporta un commento di Miles Celic, amministratore delegato della lobby dei servizi finanziari TheCityUK, il quale ha dichiarato che qualsiasi revisione normativa radicale "deve essere presa in stretta discussione con l'industria e riconoscendo che in molte aree tale regolamentazione è di natura internazionale”.

 

Sempre il FT riporta che uno dei partecipanti all'incontro ha dichiarato che l'obiettivo di aumentare la competitività e l'apertura per la City è stato accolto favorevolmente. Inoltre il fatto che Kwarteng abbia tenuto la riunione il suo primo giorno in carica è stato letto come un segnale incoraggiante, in totale contrasto con i modi utilizzati dalla precedente amministrazione per escludere dalla pianificazione post-Brexit i servizi finanziari, considerati con disprezzo da Boris Jonhson il quale nel 2018, prima di diventare Primo Ministro, li aveva addirittura definiti “f *** business”.

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