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Fondi obbligazionari sempre al top

5/2/2024 | Marcella Persola

Anche nel mese di febbraio è stata la categoria che ha generato maggiori afflussi. Così la fotografia del report di EFAMA


Sono ancora i fondi obbligazionari i leader indiscussi della raccolta fondi in Europa. Anche nel secondo mese del 2024 i fondi che investono nel reddito fisso hanno generato flussi per 34 miliardi di euro contro i 32 del mese precedente. Questa la fotografia che emerge dall'ultimo report pubblicato da EFAMA che analizza i dati dell'industria europea del risparmio gestito.

A febbraio oltre i fondi obbligazionari anche quelli azionari sono tornati in terreno positivo con flussi in ingresso pari a 12 miliardi rispetto ai deflussi di gennaio (-0,3). Continua invece l'ondata in negativo per i fondi multi-asset che anche nel secondo mese dell'anno sono protagonisti di un'uscita di 14 miliardi rispetto ai 8 miliardi di gennaio.

Cambio di guardia anche per i monetari che chiudono il mese in terreno negativo con deflussi pari a 9 miliardi rispetto ai 27 miliardi di flussi del mese di gennaio.

In totale considerando i fondi Ucits e quelli a lungo termine il report evidenzia come i primi abbiano attratto 23 miliardi di flussi, in netto ribasso rispetto ai 52 del mese precedente. Tra questi i fondi a lungo termine hanno generato flussi in ingresso per 32 miliardi contro i 25 di gennaio.

Secondo Thomas Tilley, economista senior di EFAMA "A febbraio 2024 le vendite nette di OICVM a lungo termine sono aumentate fino a raggiungere il picco di 12 mesi, grazie ai robusti afflussi netti nei fondi obbligazionari e negli ETF azionari. Si tratta di un trend in linea con quello del 2023, con gli investitori che rispondono all'evoluzione dei tassi d'interesse nel caso dei fondi obbligazionari, e la persistente popolarità degli ETF che si traduce in afflussi sostenuti negli ETF azionari."

Infatti andando a guardare gli afflussi negli ETF essi risultano pari a 20 miliardi, un risultano in linea con quello registrato a gennaio (21 miliardi).

Infine il patrimonio globale (Ucits e AIF) dell'industria è cresciuto dell'1,25% a 21,2 trilioni di euro. 

Guardando invece alle geografie emerge che la Francia è il paese che ha registrato il maggiore deflusso di fondi Ucits con -9,69 miliardi. Sul fronte opposto invece l'Irlanda che ha generato flussi in ingresso per 19,12 miliardi. 

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