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Il consulente ha sempre di più un ruolo sociale

12/4/2024 | Daniele Riosa

Nicola Vallardi, regional manager di Banca Mediolanum: "Questo ruolo si concretizza nell'affiancare giovani e famiglie nella gestione passo passo del loro denaro, oltre l'accumulazione”


“Qual è il ruolo del consulente finanziario oggi?”. Comincia da questa domanda la riflessione che Nicola Vallardi (in foto), regional manager Marche, Abruzzo e Molise di Banca Mediolanum, affida a un post su LinkedIn.

“Il quadro descritto da Acri-Ipsos 2024 - scrive il professionista - ci mostra uno scenario italiano fatto di famiglie attente al risparmio ma in difficoltà in una gestione strategica di medio lungo termine. Nonostante la diffusa consapevolezza dell’importanza dell’accantonamento infatti, solo il 34% degli italiani sceglie di investire preferendo la liquidità sul conto corrente. Inoltre, guardando alla capacità di affrontare imprevisti economici, solo il 76% delle famiglie potrebbe coprire spese impreviste fino a 1.000 euro con le proprie risorse, ma questa percentuale cala drasticamente al 38% per spese di 10.000 euro. In altre parole, senza pianificazione molti risparmiatori si ritrovano vulnerabili di fronte a spese non stimate e non valorizzano il risparmio esponendosi al rischio di insostenibilità degli obiettivi nel medio lungo periodo. Eppure ancora una percentuale troppo bassa valuta soluzioni assicurative o finanziarie a tutela della propria serenità denotando una consapevolezza finanziaria lacunosa”. 

“In questo contesto - sottolinea il manager – essere consulente finanziario significa assumere un ruolo sociale, prima ancora che consigliare l’investimento migliore. Si concretizza nell'affiancare giovani e famiglie nella gestione passo passo del loro denaro, oltre l'accumulazione. Significa rendere evidenti i bisogni futuri, determinati dal contesto socio economico in cui viviamo.  Vuol dire aiutate le persone a riconoscere il loro valore, il capitale umano, e tutelarlo”. 

“Essere consulente finanziario oggi - conclude Vallardi - è di certo una bella sfida ma soprattutto una gratificante responsabilità: il professionista che sceglie di abbracciare con consapevolezza questa professione infatti può davvero fare la differenza nella vita delle persone”. 

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