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11/14/2024 | Daniele Barzaghi
Gli 11 grandi gruppi di consulenza finanziaria in Italia hanno accresciuto nel terzo trimestre dell'anno il patrimonio a loro affidato con percentuali che variano dal +2,1% al +33%.
Certamente è importante valutare i numeri assoluti delle nuove masse ottenute dai network ma, come è facile immaginare, la classifica delle reti italiane vedrebbe primeggiare naturalmente le sim più grandi: il gruppo Fideuram a 343,8 miliardi di euro, Banca Mediolanum a 118,6 miliardi e Fineco a 117,3.
Più rilevante per analizzare l'evoluzione dell'industria è semmai la variazione percentuale di patrimonio da un trimestre all'altro, paragonando in questo caso gli ultimi dati pubblicati (riferiti alla fine di settembre) con quelli relativi alla fine del secondo trimestre.
Il gruppo Credem (49,3 miliardi di euro di patrimonio, su due reti) e Banca Generali (99,9 miliardi) hanno accresciuto i propri patrimoni di un paragonabile 2,1%, superate in questa analisi dalla coppia Banca Widiba (8,8 miliardi) e Zurich Bank F.A. (17,8 miliardi) rafforzatesi di un 2,3% delle masse.
Scalando la classifica si incontra un'altra coppia di reti di consulenza: BNL-BNP Paribas L.B. (11,6 miliardi) e Banca Mediolanum (118,6 miliardi) salite del 2,6%.
Un incremento appena superiore - del 2,7% - è quello raggiunto a fine settembre dal patrimonio di Allianz Bank F.A. (117,3 miliardi), mentre con un rialzo del 2,9% è a un passo dal podio il gruppo Fideuram (343,8 miliardi).
Per far parte dei tre gruppi di consulenza finanziaria con i rialzi patrimoniali più alti nel trimestre è infatti necessario un tasso di crescita superiore al 3%: obiettivo raggiunto con un +3,5% da Fineco (117,3 miliardi), con un +3,7% Mediobanca Premier (33 miliardi) e con un importante + 33% (certamente in parte dovuto alle minori dimensioni) di FinInt Private Bank (4,1 miliardi; in foto l'a.d. Paolo Tenderini).
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