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12/1/2016
Banco Popolare e Banca Popolare di Milano hanno scelto la prima linea manageriale del nuovo gruppo, in vista della fusione fra le due banche prevista per l'1 gennaio 2017 e della nascita del nuovo Gruppo Banco Bpm. I nuovi responsabili sono stati individuati a seguito alla comunicazione dello scorso 24 maggio in merito alla composizione degli organi sociali di Banco Bpm. Al vertice della nuova banca ci saranno Carlo Fratta Pasini, presidente del consiglio di amministrazione, Giuseppe Castagna (nella foto), amministratore delegato, Maurizio Faroni, direttore generale, e i condirettori generali Salvatore Poloni e Domenico De Angelis.
Le strutture, spiega la nota congiunta dei due istituti, prevedono quindi i seguenti responsabili: amministrazione e bilancio, Gianpietro Val; audit, Sergio Sorrentino; compliance, Angelo Lo Giudice; comunicazione, Matteo Cidda; corporate, Luca Manzoni; crediti, Carlo Bianchi; finanza, Fabrizio Caputi; investor relations, Roberto Giancarlo Peronaglio; istituzionali, enti e terzo settore, Francesco Minotti; IT operations (SGS-BP Property Management), Ottavio Rigodanza; leasing, Vincenzo Russo; legale e regulatory affairs, Antonia Cosenz; Npl, Edoardo Ginevra; operations gestione asset e acquisti, Giovanni Sordello; organizzazione, Giuseppe Panetta; pianificazione e controllo, Giorgio Pellagatti.
Sono stati confermati i vertici delle controllate di entrambe le banche. Alla guida di Banca Akros, che dovrebbe inglobare tutto il corporate e investment banking dle gruppo, resta Marco Turrina, mentre Maurizio Zancanaro rimane al timone di Banca Aletti, che sarà il polo del private banking della nuova banca post fusione, e Francesco Betti di Aletti Gestielle. Paolo Testi invece guiderà Bpm spa, la controllata in cui confluiranno i 600 sportelli della Bpm. Confermati anche i vertici delle divisioni locali: Giordano Simeoni alla Popolare di Verona, Alberto Mauro alla Popolare di Novara, Fabrizio Marchetti alla Popolare di Lodi e Roberto Perico al Credito Bergamasco.
Resta, invece, irrisolto il nodo delle fabbriche prodotto, in particolare del risparmio gestito. Le due banche oggi si affidano ad Anima (Bpm) e Aletti Gestielle (Banco Popolare). Non è esclusa una fusione tra le due reatà, anche se tutto rimane fermo in attesa dell'operazione su Pioneer Investment, messo in vendita da UniCredit, che vede impegnata in un'offerta congiunta Anima assieme a Poste Italiane, il gruppo guidato da Francesco Caio che controlla il 10% dell'asset manage milanese.
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