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Insurance, obiettivo prevenzione con la clientela

11/28/2024 | Redazione ADVISOR

“Con il nostro approccio promuoviamo l’accesso alle cure, incentiviamo la prevenzione, investiamo nella digitalizzazione e collaboriamo attivamente con il settore pubblico e il Terzo settore". Afferma Dalla Via (Intesa Sanpaolo RBM Salute).


“La Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo si impegna a supportare e integrare il sistema sanitario nazionale attraverso soluzioni innovative e sostenibili, rispondendo ai bisogni delle persone, sia degli assistiti  sia dei caregiver”. Con queste parole Massimiliano Dalla Via (nella foto), amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo RBM Salute, ha commentato la ricerca “Il sistema della salute in Italia”, presentata da Censis e italiadecide, e realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo per approfondire le dinamiche in corso nel settore salute.

La ricerca, non si limita solo a compiere un’analisi sull’oggi ma arriva anche a suggerire possibili interventi, in funzione dei mutamenti della società italiana. In particolare, prendendo spunto dallo studio, durante l’incontro di presentazione, che ha visto la partecipazione, oltre che di Dalla Via anche di Anna Finocchiaro, Presidente di italiadecide e Giorgio De Rita, Segretario Generale Censis, sono stati analizzati i processi che stanno modificando il sistema sanitario nazionale, in particolare il finanziamento e il “sotto-finanziamento” della Sanità, la carenza di personale, la necessità di una collaborazione virtuosa fra attori pubblici, privati e del terzo settore.

È stato affrontato, quindi, il tema della digitalizzazione della sanità, vista come opportunità per facilitare la transizione verso un servizio di prossimità e per valorizzare il potenziale di innovazione della medicina attraverso l’utilizzo corretto dei dati personali. I relatori, infine, hanno affrontato il concetto-chiave di “filiera”, ossia di una struttura organizzativa, logistica e distributiva in grado di mettere insieme i diversi contributi – specialistici e generalisti, di servizio e di prodotto, di assistenza e di cura, regolati a livello centrale e diffusi sul territorio – mantenendo un livello di integrazione e di coerenza interna funzionale alla garanzia del diritto alla salute.

“Con il nostro approccio promuoviamo l’accesso alle cure, incentiviamo la prevenzione, investiamo nella digitalizzazione e collaboriamo attivamente con il settore pubblico e il Terzo settore. L'obiettivo è creare un ecosistema sanitario centrato su prevenzione, digitalizzazione e accessibilità alle cure, operando in sinergia tra pubblico e privato per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini” ha sottolineato Dalla Via.

Nelle conclusioni della ricerca sono presentati suggerimenti per un percorso virtuoso di adeguamento delle risorse e del personale, una più efficace collaborazione fra pubblico e privato, maggiori investimenti nella sanità digitale e un’opportuna valorizzazione di tutti i soggetti – compresi gli Enti del Terzo Settore – che contribuiscono alla qualità del sistema.

Tanti i messaggi contenuti nella corposa ricerca di 150 pagine, tra tutti ne segnaliamo uno in particolare che vede il rapporto invitare il mondo assicurativo a guidare il cliente verso la patient journey, sviluppando nuovi servizi personalizzati, applicando un approccio ibrido al fine di combinare insieme assistenza fisica e digitale. Il nuovo modello dovrà mettere al centro il paziente, puntando alla prevenzione e contribuendo all’adozione di comportamenti sani e virtuosi, al fine di sviluppare la diagnosi precoce e così ridurre l’incidenza dei sinistri.

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