UniCredit Vita rappresenta oggi il quarto distributore italiano di polizze Vita con quasi 8 miliardi di premi e 150 milioni di profitti, ereditando le posizioni delle superate joint venture UniCredit Allianz Vita e CNP UniCredit (per le quali non sono stati rinnovati gli accordi di bancassurance).

La strategia del ramo assicurativo della seconda banca d'Italia, affidato ad Alessandro Santoliquido (in foto) prevede ora il consolidamento della nuova società operativa (non oltre la fine del 2026, ndr), con la quale sarà ipotizzabile uno sviluppo all'estero (in linea con la strategia segnalata dalle recenti mosse dell'intero gruppo UniCredit).

“Il prodotto assicurativo Vita ha una forte componente finanziaria ed è affine ad altri prodotti che le banche offrono ai propri clienti” ha commentato Santoliquido dalle colonne del Sole 24 ore, aggiungendo che in queste settimane si era aperta la finestra per le opzioni di riacquisto delle quote di Allianz e CNP nelle società di bancassurance di UniCredit.

“Siamo la qurta compagnia Vita in Italia, la terza nella bancassurance e siamo leader nelle unit linked” ha sottolineato il capo del business assicurativo paneuropeo del gruppo, ribandendo la solidità della struttura: “Possiamo far leva su una solidità certificata del Solvency Ratio delle nostre joint venture che per CNP Vita è prossimo al 400% e per UniCredit Allianz Vita si attesta sul 270%”.

Dal punto di vista degli investimenti, lo specialista ha segnalato il proprio indirizzo commerciale: “Sul fronte dei prodotti le polizze di Ramo primo sono da proporre solo in certe fasi, con tassi congrui. Diversamente vedo molto potenziale per le polizze miste, con una componente assicurativa e una gestione dinamica”.