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Strategie quant per generare alpha

4/30/2024 | Max Malandra

Serve tornare a essere professionisti del risparmio gestito prima che distributori” commenta Matteo Cianfoni, country head Italy di Man Group.


La storia di Man Group parte da lontano. Fu fondata infatti nel 1783 da un tal James Man e per 200 anni ha fornito rum ai marinai inglesi in un regime di quasi monopolio. Poi, dopo la fine della seconda guerra mondiale,  non è più stato distribuito rum sulle navi, e quindi la società ha iniziato a operare come commercial sulle materie prime fisiche e dagli anni ‘80 sui mercati finanziari. 

Complessivamente ora il gruppo è leader europeo negli alternativi liquidi e gestisce 175 miliardi, di cui 32 attraverso sicav in Irlanda e Lussemburgo, mentre la parte restante è in veicoli non UCITS (hedge).  In Italia Man è presente dal 2019 e ha circa 19 miliardi di masse in gestione.

La gestione avviene non con una logica fondamentale bensì con metodi quantitativi, tanto che ora impiega 1700 persone nel mondo di cui circa 600 nella parte tecnologica. E negli ultimi cinque anni sono stati investiti 600 milioni per migliorare l’execution, accedere a nuovi mercati e scoprire nuove strategie. 

“Man arriva dal mondo degli hedge fund ma si è evoluta, adattando business model alle varie regioni e contesti normativi dei paesi in cui opera - commenta Matteo Cianfoni, country head Italy di Man Group - Le attività sono profittevoli solo quando sono supportate da forti ricerche in tecnologia, con machine learning. Per questo motivo il gruppo nel tempo ha acquisito società nell’ambito degli investimenti alternativi e sistematici, specialmente dopo il 2008. Nel 2009 abbiamo lanciato il primo UCITS alternativo, e nel 2023 è stata creata a joint venture Asteria, 51% Man e 49% Fideuram ISPB, per costruire un'offerta con la creazione di una vasta gamma di strategie d'investimento alternative e long-only che applicano tecnologie all’avanguardia. E la prima release di prodotti è stata fatta poco più di un mese fa”. Un polo, creato con la prima banca italiana, che rimane un unicum per Man Group in Occidente (l’unica altra soluzione simile è stata creata in Giappone parecchi anni fa).

“Abbiamo una gamma prodotti distintiva e complementare rispetto ai principali asset manager italiani visto che siamo di nicchia, ma anche specialistici e molto attivi - spiega Cianfoni – Il mercato italiano è abbastanza peculiare rispetto agli altri Paesi europei. I nostri principali clienti sono le gestioni patrimoniali delle maggiori banche italiane, sostanzialmente i team di investimento collegati al private banking dei vari gruppi italiani; poi i gruppi assicurativi e infine i family office, mentre è meno rilevante nel nostro portafoglio clienti la parte istituzionale di fondi pensione e fondazioni”.

Che prospettive avete in Italia? “Vogliamo mantenere un livello di unicità a livello sia di prodotti sia di servizi. Il nostro team è snello ma sta crescendo, e puntiamo ad avere un altro paio di persone entro fine anno. Puntiamo a cementare i nostri rapporti con i clienti, anche se il contesto rimane complicato, visto che vengono ridotti partnership e numero di prodotti finanziari. Serve tornare a essere professionisti del risparmio gestito prima che distributori”.

E per quanto riguarda le strategie? “Abbiamo il mandato di fare strategie purché sistematiche” mette in chiaro Giuliana Bordigoni, Director of Specialist Strategies e membro dei comitati di gestione e di investimento di Man AHL, il gestore sistematico del gruppo. “La tecnologia è per la ricerca, per l’execution e il trading e infine per l’analisi ex post. Ci avvaliamo anche di una versione interna di ChatGPT. “Non possiamo essere statici; l’alpha dei segnali decade con il tempo e dobbiamo costantemente innovare: in mercati che si muovono molto velocemente, ciò che ha funzionato in passato non è scontato che funzioni anche in futuro”. Del resto le strategie di investimento quantitativo possono offrire diversificazione, una maggiore liquidità e un uso più efficiente del cash. 

Man ha comprato team che gestiscono portafogli di credito, e quindi lavorano sui fondamentali. “Tipicamente, il terreno degli investitori sistematici è stato quello dei mercati più liquidi, ma altri mercati, come quello del credito, stanno diventando interessanti e l’approccio quantitativo è un'altra via di accesso all'esposizione al credito integrando quello discrezionale” conclude il country head Italy di Man Group.

“Il Beta è stata in passato la migliore asset class, ora con l’aumento dei tassi di interesse hanno più senso strategie quant, che riescono a offrire fonti di rendimento indipendenti dai tassi”.

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