Investire nei premi al rischio. Un approccio alternativo
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Investire nei premi al rischio. Un approccio alternativo
di Advisor Professional
La News
La tradizionale diversificazione fra asset class sta dimostrando i suoi limiti spingendo gli investitori a ricercare e adottare approcci diversi per bilanciare il rischio, come ad esempio i premi al rischio alternativi.
“Dal 2009 le principali asset class hanno registrato performance generalmente positive e la maggior parte degli approcci multi-asset, incluso il tradizionale portafoglio 60/40, ha ampiamente consentito agli investitori di centrare i propri target di rendimento a lungo termine” sottolinea Asbhørn Trolle Hansen, responsabile Multiasset di Nordea Asset Management. “In questo contesto intriso di ottimismo, la diversificazione di portafoglio, probabilmente la caratteristica principale di una soluzione multi-asset, è stata raramente messa alla prova”.
Lo scorso anno, tuttavia, con un mercato in tensione e scosso dalla reazione più o meno aggressiva della Banca Centrale volta ad arginare l'inflazione, questa diversificazione tradizionale ha mostrato le sue lacune. Sia il comparto azionario sia quello obbligazionario hanno assistito a “sell-off” aggressivi.
“I premi al rischio alternativi offrono invece un’interessante opportunità” riprende Hansen. “In Nordea, esaminiamo diversi fattori di diversificazione come value, quality e momentum, tanto per citarne alcuni, con l'obiettivo generale di mantenere un elevato livello di diversificazione e trarre profitto dai trend e dalle inefficienze di mercato. Applichiamo inoltre un approccio fondamentale e di lungo periodo per valutare l'attrattiva dei diversi premi al rischio in termini di profilo di rischio/rendimento, nonché dei vantaggi offerti in termini di correlazione all'interno dell’intero portafoglio dato che riteniamo si possa creare valore aggiunto analizzando e selezionando premi al rischio non correlati”.
“Ad esempio, in alternativa ai tradizionali titoli di Stato negli ultimi anni, ci siamo concentrati sull’utilizzo di premi al rischio legati alle varie divise. Quelle con valutazioni interessanti possono fornire infatti caratteristiche piacevolmente difensive: un esempio è rappresentato dallo yen giapponese rispetto all'euro”.
“Gli investitori quindi possono avere a disposizione premi al rischio sia ciclici che anticiclici selezionati da un insieme ampio e diversificato di circa 30 diversi premi al rischio non correlati, gestiti attraverso differenti strategie e asset class.
“Per irrobustire la stabilità tanto agognata in questo scenario dagli investitori, facciamo affidamento sulla nostra componente azionaria stabile / a basso rischio, che ha dimostrato la sua efficacia in periodi di maggiore volatilità e con un’elevata inflazione” conclude. “Nello specifico ci concentriamo nell’identificare società con potere di determinazione dei prezzi e in grado di trasferire i costi derivanti dalla crescita inflazionistica alla propria base clienti”.

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