Emergenti, guardare all’Est Europa
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Emergenti, guardare all’Est Europa
di Advisor Professional
La News
Sebbene l’Europa orientale sia al centro della crisi ucraina, le sue ripercussioni hanno effetti diversi a seconda dei Paesi.
“Alcuni di questi offrono attualmente un potenziale di rendimento interessante, in particolare per gli investitori obbligazionari alla ricerca di diversificazione” commentano da Carmignac.
Le tensioni del conflitto e le sanzioni alla Russia hanno innescato una grave crisi energetica in una Europa fortemente dipendente dai combustibili fossili russi e alimentato l’inflazione.
Tuttavia, alcuni Paesi dell’Europa orientale, avviando un ciclo di rialzi dei tassi d’interesse subito dopo la crisi sanitaria, sono riusciti a contenere in una certa misura questo aumento generalizzato dei prezzi. Ciò ha consentito loro un margine d’azione maggiore rispetto ai paesi sviluppati nell’attuazione della loro politica monetaria.
“Dopo aver registrato picchi d’inflazione molto elevati, alcuni paesi, come Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca, dovrebbero essere tra i primi ad avviare un ciclo di riduzione dei tassi di interesse, partendo da livelli attualmente molto interessanti - spiegano gli esperti - Allo stesso tempo, le tensioni provocate dalla crisi ucraina hanno spinto alcune aziende dell’Unione Europea a ricercare soluzioni alternative per le catene di approvvigionamento, ritrasferendo una parte delle loro attività produttive nell’Europa dell’Est, che offre manodopera qualificata a costi più competitivi”.
Le opportunità individuate dai gestori di Carmignac sono quindi attualmente in Ungheria e Romania.
Ungheria. La tendenza al ribasso dell’inflazione sui generi alimentari a livello globale dovrebbe influenzare l’andamento dell’inflazione ungherese, come confermato dai dati in calo degli ultimi due mesi. Nel tentativo di contenere l’aumento dell’inflazione, l’Ungheria ha quindi avviato un ciclo di rialzi dei tassi di interesse, con largo anticipo rispetto alla maggior parte dei paesi sviluppati, e da settembre 2022 registra un tasso di riferimento che si attesta al 13%.
Inoltre, con la relativa solidità dei suoi fondamentali macroeconomici è un emittente interessante sul lungo termine. Il rigore della sua politica di bilancio e l’inasprimento nel 2022 per contrastare il peggioramento del deficit, hanno contribuito a mantenere basso il debito, riducendo così al minimo il rischio di insolvibilità.
È quindi un emittente fondamentale per diversificare il portafoglio. Il debito sovrano in valuta locale offre tassi di interesse reali molto interessanti, che potrebbero anche beneficiare tatticamente dell’apprezzamento della valuta. E le prospettive di recessione economica a livello mondiale potrebbero inoltre rivelarsi vantaggiose per il debito sovrano ungherese in valuta estera, che offrirebbe un potenziale di rendimento a lungo termine.
Romania. È la settima economia dell’Unione Europea, opera in settori chiave quali industria manifatturiera, agricoltura, energia e auto. Quando è scoppiato il conflitto russo-ucraino, e si sono intensificate le sanzioni contro la Russia, il paese è stato in grado di fare affidamento sulle proprie risorse di carbone, petrolio e gas, sulla propria produzione di energie rinnovabili e di indirizzarsi verso altri fornitori. Il deterioramento delle relazioni commerciali tra i paesi occidentali e la Russia ha inoltre rafforzato il fenomeno del nearshoring proprio a vantaggio della Romania.
Ha saputo reagire prontamente al ritorno dell’inflazione: la Banca Centrale rumena ha aumentato i tassi di interesse di riferimento fino al 7% a gennaio 2023.
La sua economia sta quindi già mostrando segni di rallentamento, che lasciano presagire una politica più accomodante in un prossimo futuro.
La relativa stabilità politica del paese, il debito pubblico mantenuto a un livello basso rispetto al PIL, e gli sforzi intrapresi per rafforzare le misure a sostegno dell’aspetto ambientale dei criteri ESG sono tutti fattori che contribuiscono a rendere interessante la Romania, in particolare il debito sovrano in valuta estera.
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