Resettare il portafoglio 60/40
" + nickname_anon + "
"); if(rete != ''){ $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").append("" + rete + "
"); } }else{ $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").prepend(userTTHtml); if(rete != ''){ $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").append("" + rete + "
"); } } }else{ $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").empty(); $("#commentID"+id+" div.utenza_commento_rete").empty(); $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").prepend(userTTHtml); } if(bad) { if($('#commentAlert'+id).length <= 0) { urlCommentAlert = '#'; onCLK = 'false'; $('.action_comm',oldComment).append( ''+ ' Inappropriato'+ ''); } } else { //Gli alert se erano presenti prima, li lasciamo... //$('#commentAlert'+id).remove(); } //Add moderation notice when needed if(commentModerated && !commentModerator) { modTxt = '' +'Your content is waiting for approval' +''; if($('span.moderatedComments', '#commentID'+id).size() == 0) { $('#commentID'+id+' > p:last').append(modTxt); } else { $('.moderatedComments', '#commentID'+id).fadeOut().html(modTxt).fadeIn(); } } $('#formTitle').html(ADDCOMMENT); editCommentID = -1; } //Sto inserendo nell'HTML un nuovo commento else { //if exists, hide the previous delete img showLastMyComment(); //Fill the new line outHTML = " "; if(REVERSE_CONTENT_ORDERING) { $("#comments").prepend(outHTML); } else { $("#comments").append(outHTML); } $('#commentID' + id).show('slow'); } } //Hide the lastest button able to delete the lastest comment of the current user function showLastMyComment() { if(REVERSE_CONTENT_ORDERING) { container = $('.action_comm:first'); } else { container = $('.action_comm:last'); } container.children().each( function() { if (!$(this).hasClass('quoteComment')){ $(this).toggle(); } } ); } //Delete a comment function removeComment(commentIdValue) { if(window.confirm('Vuoi davvero eliminare il commento?')) { $.post( '/json/removeComment.action', { id: commentIdValue }, function(json){ if(json[0]=='OK'){ tl = $("#commentID"+json[1]); tl.fadeOut("slow"); tl.remove(); //Aggiorno il contatore decCommentCounter(); //Visualizzao l'ultimo mio commento showLastMyComment(); } else alert('Unable to remove the comment'); } ); } return false; } //Delete my last comment (if is the last in absolute) function deleteMyLastComment(commentId) { if(window.confirm('Vuoi davvero eliminare il commento?')) { $.post( '/json/deleteMyLastComment.action', { id: 69581, commentId: commentId }, function(json){ if(json[0]=='OK'){ window.location.href = json[4]; return; tl = $("#commentID"+json[1]); tl.fadeOut("slow"); tl.remove(); //Aggiorno il contatore decCommentCounter(); //Visualizzao l'ultimo mio commento showLastMyComment(); editCommentID = -1; $('#formTitle').html(ADDCOMMENT); $('#MyComment').val(''); return false; } else alert('Unable to remove the comment'); } ); } return false; } var editCommentID = -1; //On load, imposto il valore iniziale del contatore $(document).ready(function(){ updateCommentCounter(); }); //Alert a comment function alertComment(commentIdValue) { if(window.confirm('Sei sicuro di voler segnalare questo commento come inappropriato?')) { $.post( '/json/alertComment.action', { commentId: commentIdValue }, function(json){ if(json[0]=='OK'){ id = json[1]; tl = $("#commentAlert"+id); tl.fadeOut("fast"); tl.empty(); outHTML = ''; outHTML += ' Inappropriato'; outHTML += ''; tl.append(outHTML); tl.fadeIn("slow"); alert("Contenuto segnalato come inappropriato"); var link = "mailto:advisorprofessional@o-fc.eu" + "&subject=" + escape("Segnalazione commento inappropriato: ") + "69581"; window.location.href = link; }else{ alert('Spiacente, non è stato possibile inoltrare la segnalazione'); return true; } } ); return false; } return false; } /* End Comments js code */ -->30/03/2023
Resettare il portafoglio 60/40
di Advisor Professional
La News
Il "portafoglio 60/40" è stato a lungo considerato una guida affidabile per un investitore a rischio moderato.
Il 60% dell’allocazione in azioni per ottenere un potenziale apprezzamento del capitale e il 40% nel reddito fisso per con l’obiettivo di generarerendimento e mitigare il rischio.
Nel periodo successivo alla crisi finanziaria globale, questo portafoglio avrebbe soddisfatto la maggior parte degli investitori: le azioni marciavano verso nuovi massimi, i tassi di interesse scendevano verso nuovi minimi.
Nel 2022, tuttavia, le cose si sono ribaltate: il portafoglio 60/40 ha vissuto uno dei peggiori anni di sempre, poiché entrambe le componenti sono state messe sotto pressione.
E ora? “Nel complesso, il 60/40 potrebbe essere in via di estinzione - commenta Wendy Lin, Senior Market Strategist, Strategic Advisory Solutions di Goldman Sachs Asset Management* - Anche se la maggior parte degli investitori di solito non detiene una asset allocation così semplicistica, vediamo sfumature del 60/40 in molti portafogli a causa di un'eccessiva concentrazione nelle classi di attività più familiari”.
Come muoversi, allora? “Riteniamo che gli investitori debbano considerare il contesto: ricalibrare le proprie aspettative di rendimento, aumentare la componente di rendimento derivante dal reddito, diversificare le classi di attivi meno conosciute che favoriscono il rendimento”.
Ecco in dettaglio le tre operazioni spiegate dalla market strategist di Goldman Sachs Asset Management.
Ricalibrare le aspettative. I rendimenti stellari cui ci si era abituati saranno probabilmente messi in discussione. Nel decennio 2011-2021, il portafoglio 60/40 ha generato un impressionante rendimento annuo dell'11% (8,7% al netto dell'inflazione), ben sopra i livelli di lungo periodo (6% circa).
La proiezione nel futuro di performance del passato è il classico errore comportamentale definito “recency bias”. Del resto, basta ricordare come nel "decennio perduto" iniziato nel 2000, il 60/40 ha generato un misero rendimento annuo nominale del 2,3% (e reale del -0,3%). Accanto ai dati storici va quindi tenuto conto del potenziale aumento dell'inflazione che impatterebbe sui rendimenti reali.
Aumentare la componente di rendimento del reddito. La nuova strategia presuppone quindi che si incorporino nei portafogli strumenti che producono un reddito più elevato. In un contesto di rendimenti più bassi, la stabilità dei rendimenti totali può essere migliorata aumentando la componente di income.
Si può potenzialmente aumentare l’income attingendo ai titoli azionari del settore immobiliare e delle infrastrutture; sul versante obbligazionario, puntando su corporate high yield, prestiti bancari, debito emergente, tutti asset che storicamente hanno mostrato una minore sensibilità alle variazioni dei tassi d'interesse.
Diversificare in classi di attività che migliorano il rendimento. Un portafoglio 60/40 è stato premiante almeno fino al 2021. Ora però gli investitori devono pensare fuori dagli schemi nella ricerca di rendimento. Dall'esame di diverse migliaia di portafogli gestiti professionalmente, abbiamo scoperto che le azioni più tradizionali rappresentano una percentuale eccessiva.
Il portafoglio medio a rischio "moderato" ha quasi l'80% del rischio derivante dalle azioni core: ciò comporta una sottorappresentazione di altri asset interessanti che generano rendimento. Accanto ai classici asset che producono reddito, si presentano opportunità a lungo termine nelle azioni Emergenti, nelle small cap internazionali, negli alternativi liquidi e negli asset privati come il private equity, il credito e l'immobiliare.
“La nostra analisi rivela che gli investitori hanno un'esposizione limitata a questi asset - conclude Wendy Lin - A nostro avviso, questa gamma di attività diversificate può offrire un potenziale di miglioramento dei rendimenti, di generazione di alfa e di diversificazione, distribuendo le concentrazioni di rischio all'interno dei portafogli”.
* Per maggiori informazioni si rimanda all'informativa generale disponibile a questo link

-
Value vs Growth: è tempo di ripensare l’approccio di investimento?23/05/2023
-
Puntare sul rendimento dei bond Investment Grade05/05/2023
-
Focus sull’azionario sviluppato ex-Us01/05/2023
"; outHTML += ' '; outHTML += '
'+user+'';
outHTML += '