27/03/2023

Digitale, traino per gli investimenti in Cina

La News

Dall’e-commerce ai social media, dal fintech alla sanità, la Cina è ormai protagonista globale della scena digitale. Nel 2021 la digital economy cinese era valutata 6.000 miliardi di euro, classificandosi al secondo posto dopo gli Stati Uniti.

 

“L’adozione del digitale, inizialmente diffusa a parte dai prodotti digitali al consumo, sta iniziando a permeare anche i settori industriali più tradizionali, migliorando produttività, competitività e contenimento dei costi” evidenziano gli analisti Alex Smith e Karl Li di abrdn. “I provvedimenti governativi di controllo, che hanno innervosito gli investitori, hanno riguardato situazioni specifiche. A ottobre i policy maker hanno confermato diverse normative volte a rafforzare il settore”.

 

Le aziende digitali cinesi presentano poi delle peculiarità interessanti per gli investitori internazionali: “tendono a lavorare di più sul modello della consulenza, offrendo soluzioni personalizzate per ciascun cliente. Certo, questo si traduce in una leva operativa inferiore rispetto al modello occidentale software as a service, ma consente di instaurare rapporti più solidi con i clienti e generare utili stabili”. Molto interessante quindi per un approccio Value.

 

Smith e Li segnalano a titolo di esempio anche alcune società particolarmente interessanti: "La prima è Hudsun, principale fornitore terzo di soluzioni IT per le imprese finanziarie del paese, che offre sistemi di gestione di portafoglio e trading. in Cina, detiene una quota di mercato del 49% per i broker di titoli, dell’83% per i gestori di fondi comuni e del 92% per i gruppi assicurativi. Tra le iniziative future vi sono servizi di data intelligence, creazione di laboratori di ricerca e sviluppo insieme alle istituzioni finanziarie, modelli di pagamento in abbonamento”.

 

Per i due analisti abrdn “interessante è anche Glodon, fornitore di software e soluzioni per aziende attive nei settori dell’architettura, dell’ingegneria e dell’edilizia. Offre ad esempio prodotti che aiutano a visualizzare i piani di costruzione in 2D, mappare la calendarizzazione in 3D e stimare il consumo idrico di un edificio, incrementando l’efficienza e riducendo i costi, oltre a limitare e controllare l’impatto ambientale di un edificio”.

 

Il contributo del settore digitale al Pil cinese è raddoppiato in 10 anni, raggiungendo quasi il 40%, con interessanti prospettive di crescita futura. E i policy maker intendono stimolare l’innovazione, trainare la localizzazione della tecnologia e migliorare l’autosufficienza sono fondamentali” concludono Smith e Li. “Per gli investitori questa rivoluzione digitale dovrebbe creare opportunità in diversi settori e lungo l’intero spettro della capitalizzazione di mercato”.

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