La saggezza della folla. L’utilità di Galton e Keynes per un cf
07/02/2023
La saggezza della folla. L’utilità di Galton e Keynes per un cf
di Advisor Professional
La News
Un giorno, sul finire dell’Ottocento, lo psicologo britannico Francis Galton andò alla fiera di un paese di campagna della Cornovaglia dove era in corso una lotteria. Il premio sarebbe andato a chi fosse riuscito a stimare con più accuratezza il peso di un bue. Alla fine della gara, Galton si fece dare i biglietti di tutti i partecipanti alla lotteria.
Ogni concorrente aveva espresso la sua opinione indipendentemente da quella degli altri, l’aveva scritta su un biglietto, e l’aveva consegnata. Il costo dei biglietti serviva per raggranellare i soldi per i premi.
Galton, calcolando i giudizi di tutti, scoprì che le singole valutazioni potevano anche scostarsi molto dal peso esatto del bue: alcuni lo sopravvalutavano, altri lo sottovalutavano.
Se veniva calcolata però la media aritmetica di tutti i giudizi (Galton in realtà aveva calcolato la mediana, ma non importa), si scopriva che questa discostava poco dalla risposta corretta. E, aumentando il numero dei partecipanti la media di tali risposte si avvicina sempre più alla verità: la folla è più accurata della stragrande maggioranza dei suoi singoli membri.
Tale teoria è detta “la saggezza della folla” e può tornare molto comoda a un consulente finanziario che vuole far capire a un cliente quanto il giudizio di una moltitudine tenda a essere sempre più corretto di quello di uno singolo, chiunque egli sia. Come spiega Paolo Legrenzi, professore emerito di psicologia cognitiva all’Università Ca’ Foscari di Venezia, nell’ultimo numero della newsletter “I soldi in testa” di Gam Investments.
Il giudizio del singolo deve sempre tenere in considerazione l’opinione generale perché quest’ultima, se maggioritaria, contribuirà a generare uno scenario futuro conforme alla propria previsione. Vox populi vox dei, insomma.
In natura il giudizio individuale è sempre collegato con le scelte generali. I pesci che stanno in branco formando sfere perfette non fanno nessun calcolo complessivo: ogni pesce sta attento soltanto a seguire quello che ha davanti e a tenere sempre la stessa distanza rispetto al pesce che ha vicino. Così fa anche una squadriglia di aerei, per venire a esempi più legati all’uomo.
Un altro esempio indietro nel tempo può aiutare la comprensione. Alla fine degli anni Trenta in Gran Bretagna erano in voga dei concorsi in cui si doveva giudicare quale sarebbe stato, in una serie di volti femminili, quello giudicato più bello dalla maggioranza dei concorrenti. Non bisognava pertanto valutare la ragazza più avvenente ma indovinare quella che avrebbe intercettato i gusti dei votanti. Non esattamente la stessa cosa. Non si ricercava un dato oggettivo ma l’aggregato di singole preferenze individuali.
L’economista John Keynes, nel 1936, spiegò nel che così funzionavano anche i mercati dei titoli azionari. Come nel caso dei volti femminili, avrebbe avuto successo non il più appetibile ma quello ritenuto tale dai più.

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