Il futuro dell’acqua, risorsa sempre più preziosa
06/12/2022
Il futuro dell’acqua, risorsa sempre più preziosa
di Advisor Professional
La News
La sempre maggiore scarsità di risorse idriche si sta affermando come una delle questioni ambientali più urgenti. Ha un impatto su molti settori manifatturieri globali la cui produzione dipende dall'acqua, e sempre di più l’opinione pubblica ritiene che le grandi industrie, che utilizzano fino al 30% dell'acqua dolce del pianeta, dovrebbero prestare maggiore attenzione ai loro consumi.
Veronique Erb, portfolio manager di BlueBay AM espone le sue riflessioni su come il tema della crescente scarsità di acqua si ripercuota sul mondo degli investimenti.
Le principali problematiche da affrontare legate all’acqua sono molteplici: dalla scarsità di acqua dovuta ai cambiamenti climatici, all’inquinamento idrico causato da agricoltura, industria e utilizzo eccessivo della plastica, dalle tariffe idriche troppo basse alle tensioni geopolitiche che sorgono a causa dell’acqua.
Tutte tematiche che, come sottolinea Veronique Erb, evidenziano l’urgenza di agire.
Ma quali sono le industrie maggiormente colpite da problemi idrici?
Ai primi tre posti in classifica si posizionano le aziende del settore dell’agricoltura e dell’allevamento, le società estrattive, soprattutto quelle specializzate produzione di rame, e infine le aziende di semiconduttori.
Veronique Erb illustra le azioni utili a guidare il cambiamento, e le modalità con le quali RBC GAM si pone nei confronti delle aziende in cui investe, per avere maggiore fiducia nel fatto che intendano affrontare i problemi legati all’acqua in maniera proattiva ed efficace.
“Riteniamo che un pricing migliore delle tariffe idriche incoraggerebbe un maggior numero di aziende e di persone a sprecare meno acqua” sottolinea.
E ancora: “Nel momento in cui le aziende conducono un audit idrico, sono posizionate per investire in tecnologie che consentono di migliorare l’irrigazione, il riciclaggio, la conservazione e la desalinizzazione.
Sarebbero anche pronti per investire nella ricerca e sviluppo nell’ambito degli impianti di trattamento delle acque reflue o delle fognature”.
Inoltre, aggiunge Erb, “come investitori dobbiamo impegnarci su tre importanti fronti”.
Primo, “nelle società che sono basate in regioni caratterizzate da stress idrico, nelle regioni affette da conflitti geopolitici e nelle industrie che tendono ad essere inquinanti”.
In secondo luogo, nelle normative che migliorano le politiche relative alla scarsità d’acqua e all’inquinamento.
Infine, “in tutte le società in cui investiamo, per assicurarci che stiano facendo tutto il possibile per riciclare l'acqua e per evitare di inquinare fiumi e oceani”.

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