Al 30 settembre, AcomeA SGR gestisce un patrimonio di 1,5 miliardi di euro. Matteo Serio (nella foto), partner e direttore commerciale della SGR racconta come il canale di distribuzione principale è costituito da accordi di collocamento con importanti istituti attivi nel wealth management e private banking, oltre che nel segmento affluent. La componente istituzionale delle masse in gestione è invece più contenuta ma in crescita, grazie al sempre maggiore interesse per i servizi di advisory su mandati e certificati.

Quali sono gli elementi che caratterizzano il vostro gruppo? 
AcomeA SGR è una società indipendente, detenuta da cinque manager operativi. La gamma dei prodotti comprende 14 fondi e sicav, tutti caratterizzati da strategie attive e slegate dai benchmark tradizionali, capaci di generare rendimenti meno replicabili da strategie passive. La nostra flessibilità è un elemento distintivo: siamo in grado di emettere fondi personalizzati su richiesta dei nostri partner commerciali, con tempi di realizzazione rapidi e significative economie di scala, anche partendo da livelli contenuti di AUM.

Quali elementi hanno influenzato l'andamento della raccolta nell’ultimo trimestre? 
Da circa due anni, l’industria del risparmio gestito è orientata verso fondi obbligazionari "Target Date", sviluppati da un numero ristretto di società con distribuzione captive. Questo contesto ha inciso sull’andamento della raccolta per AcomeA, influenzato dalle dinamiche del mercato italiano, in difficoltà da oltre 24 mesi. Sul fronte dell'advisory istituzionale, invece, osserviamo una crescita graduale, con un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali.

Quali delle vostre strategie hanno premiato gli investitori e quali sono i vostri fondi flagship?
Dopo un difficile 2022, le nostre strategie obbligazionarie hanno recuperato grazie a un rinnovato processo di gestione del rischio e all'integrazione di professionisti provenienti dall’asset management istituzionale europeo. I nostri prodotti di punta comprendono non solo obbligazionari, ma anche azionari e multi-asset, tutti basati su una gestione attiva svincolata dai benchmark e dagli indici, questi ultimi oramai molto concentrati su pochi titoli, con un chiaro ostacolo a una efficiente diversificazione.

Gestiamo fondi dedicati alle PMI Italiane quotate, un prodotto focalizzato sul mercato azionario giapponese e nell'area Asia Pacifico, un fondo azionario globale value e un multi-asset globale.

Guardando al futuro, quali sono le vostre aspettative e quali progetti avete in cantiere? 

Prevediamo un rinnovato interesse verso le PMI Italiane quotate, anche grazie a recenti iniziative come il fondo di fondi CDP. Abbiamo avviato collaborazioni strategiche nell’ambito dell’advisory istituzionale per la gestione di mandati e certificati, che sfruttano il machine learning e l’intelligenza artificiale. Seguiamo con interesse l’evoluzione della consulenza evoluta nel sistema bancario e nelle reti di consulenza e abbiamo sviluppato prodotti efficienti per questo nuovo modello di servizio anche sul fronte dei costi, ideali per un target di consulenti che desiderano diversificare portafogli complessi. Inoltre, supportiamo attivamente i partner commerciali che coniugano servizi di consulenza finanziaria e corporate, con un focus sulle PMI Italiane e gli imprenditori.