15/03/2017

Il peso dei pregiudizi

È facile entrare in conflitto, lo si vive ogni qualvolta ci si trova di fronte a qualcuno che cerca ad ogni costo di imporre il proprio pensiero sull'altro, credendo che quella visione della realtà sia l'unica realtà da considerare.

Tutto questo non accade spontaneamente ma a livello inconscio, li dove risiede la casa delle nostre convinzioni. Le nostre scelte sono principalmente guidate dalle nostre credenze e valori, così come la qualità della nostra vita dipende da loro.

Perché le credenze sono così importanti tanto da condizionare non solo i nostri rapporti ma anche l'intera nostra esistenza?

 

Coscienza/ Credenze

 

Perché è importante prendere coscienza di quali siano le nostre credenze?

La risposta è semplice, perché le credenze ci fanno agire secondo quello che noi riteniamo vero o falso, giusto o sbagliato. Nella nostra mente abbiamo tante piccole verità che custodiamo in maniera gelosa. Le credenze sono importanti perchè contribuiscono a donarci il nostro senso di identità, ma attenzione, diventanto altamente pericolose quando crediamo che siano le uniche vere. Prendere consapevolezza di quali siano le credenze che guidano i nostri comportamenti è indispensabile soprattutto se alcune non sono funzionali per il nostro benessere. Ad esempio, se io credo di non riuscire in qualcosa, sicuramente questa credenza ne condizionerà l'esito così come credere il contrario, aumenterà l'efficacia del risultato.

 

Nelle trattative capita spesso di vivere questo scontro tra menti che solitamente non porta da nessuna parte, perché nessuno torna a casa arricchito da una nuova visione. Si perde insieme perché non si è cercato di allargare la propria percezione della realtà, se ognuno rimane ancorato alla propria. Il rispetto per la diversità di pensiero è essenziale per costruire legami solidi e duraturi. Si può crescere insieme con lo scambio,  e magari delle volte, alcune opinioni possono addirittura cambiarci la vita perchè sono state illuminanti.

 

Ho assistito a scene in cui i manager tentavano a tutti costi di vendere il proprio intermediario come il migliore, magari screditando quello del candidato con differenze e confronti costanti, offendendo così il suo senso di appartenenza e identità. Trattative fallite, perché l'arroganza è prevalsa sulla voglia di conoscere la mappa mentale dell'altro. Con il confronto si inizia un viaggio che porta a visitare scenari mai visti prima e che magari si può essere felici di vedere. Voler guardare il mondo con occhi sempre nuovi è la chiave. Ognuno ha la propria mappa mentale che oltre ad essere rispettata, va accolta. Per accettarla va conosciuta. Sminuire, screditare, non è mai sano anche se le intenzioni sono buone. Ecco perché l'attenzione a come ci esprimiamo deve essere alta, altrimenti creiamo dei danni irreparabili, ho visto candidati andar via e mai più tornare. Il cambiamento è una scelta di vita e le persone non cambiano se prima non sentono di capire che dall'altra parte c'è un uomo che lo "riconosce" come individuo. Manager che credono che le persone cambino solo per i soldi, quando invece la maggior parte delle persone va via perché  non ha incontrato un leader ma un capo.

 

E come dice Stephen Littlerword: "Le nostre credenze creano una mappa che si plasma sulle nostre paure, sulle nostre incertezze, sulle nostre forze e sulle nostre conquiste. Liberarsi dalle nostre credenze o vederle per ciò che sono, ci permette di accogliere il nuovo e moltiplicare la gioia della scoperta".

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