18/08/2014

Il tormentone dell'estate

La News

Il tormentone di quest’estate sembrano le previsioni. Naturalmente stiamo parlando di quelle meteorologiche, in questa pazza estate che sembra non arrivare.

Ma le previsioni impazzano in tutti i settori, compreso quello finanziario.

Poco fa, durante la visione di un film, si parlava di titoli ad alto rendimento; l’investitore aveva perso tutto.

Il rendimento rimane il nodo principale per attirare i capitali dei risparmiatori che, ignari, rincorrono percentuali a due cifre per ritrovarsi con un pugno di mosche.

In questi giorni di relax ho spulciato tra i miei appunti e ho posto alcune riflessioni.

Si parla tanto di consulenza, di asset tattici e strategici, di ribilanciamento dei portafogli ma l’investitore o risparmiatore forse non sa nemmeno cosa succede quando manca uno dei cointestatari del conto corrente e, forse, non lo vuole nemmeno sapere.

Si cerca ancora il deposito vincolato dal rendimento più interessante, magari della banca commissariata, oggi ne contiamo ben 21, senza conoscere quanto e come garantisce il Fondo di Garanzia e quali sono i vincoli per percepire quel rendimento (vedi anche bail-out, bail-in).

Le obbligazioni sono stati gli strumenti più ostici per gli investitori; Argentina, Cirio, Parmalat e Lehman, per fare alcun i nomi, hanno eroso i patrimoni di molti. Ma rimangono, ancora, le soluzioni più ricercate senza distinguerne le differenze, la variabilità del prezzo e il fatto che il titolo possa essere illiquido.

Mi è capitato, perfino, di parlare di “Certificates” come se fossero obbligazioni.

Fare consulenza in questo mondo di confusione non è facile; tutti hanno ragione e nessuno torto.

Anche nelle discussioni di gruppi si contrappongono animate conversazioni.

“Parlare di soldi” è difficile, anche ai figli.  L’esperienza di Glenn Kurlander, direttore generale del Wealth Management di Morgan Stanley, che ha pubblicato un documento dal titolo “Opening Pandora Box”, ne traccia alcuni consigli (vedi Morningstar articolo di Valerio Baselli).

“Pandora, figura mitologica greca, teneva con sé un vaso regalatole da Zeus, che però le aveva ordinato di lasciare sempre chiuso.  Ma, spinta dalla curiosità, Pandora disobbedì: aprì il vaso e da esso uscirono degli spiriti maligni che erano i mali del mondo: la vecchiaia, la gelosia, la malattia, la pazzia ed il vizio, che si abbatterono sull'umanità. Sul fondo del vaso rimase solo la speranza che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso di nuovo.”

L’esperienza di Kurlander si basa sul rapporto con una clientela di fascia alta, molto benestante, che cerca di non rivelare ai figli la reale ricchezza della famiglia, in modo da spingerli a contare più sulle loro forze che sulle risorse dei genitori.

A scuola, poi, non si parla di soldi e non rimane che l’intervento della famiglia.

Allora perché non sfruttare i professionisti del risparmio?

Oggi gli obiettivi devono essere principalmente due:

-       professionalità ed etica per conquistare la fiducia;

-       educazione finanziaria per tutti.

Evitiamo polemiche e pronostici; non siamo qui a definirci migliori di nessuno perché l’errore è sempre in agguato. Madoff negli Stati Uniti e l’omonimo dei Parioli offrivano rendimenti a due cifre e sappiamo com’è finita; assegni in bianco e contanti sono i mezzi con cui si effettuano queste truffe.

Allora armiamoci di una buona professionalità, magari certificata, anche se sono del parere che si potrebbe, anche qui, fare molto di più.

Educhiamo il cittadino, lo studente, il risparmiatore.

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pubblicato su nonsolobot.blogspot.it